Come raggiungere il castello della Brina (Sarzana, SP)
Questa area storico-archeologica è stata scoperta recentemente, attorno agli anni 2000, dal CAI.
Dal 2000 all’estate 2013 le campagne archeologiche hanno riportato alla luce le mura, l’abitato e tracce dell’insediamento preromano, confermando l’uso millenario del sito.
Dal 21 novembre 2015, grazie a finanziamenti pubblici, la Brina è un’area archeologica attrezzata con pannelli didattici, sentiero storico-escursionistico e una piccola esposizione dei reperti ritrovati, che è presente nella mostra permanente allestita nella fortezza di Sarzanello.
Purtroppo attualmente l'area appare come lasciata a se stessa, con la vegetazione che rende poco visibili i percorsi e gli ambienti riportati alla luce.
Breve cronistoria del sito.
Durante l'età del Ferro (600–400 a.C.) Sulla sommità del crinale sorsero capanne liguri apuane, probabilmente un piccolo castellaro di capanne fortificate.
Nell'Alto Medioevo (800–950 d.C.), Dopo l’abbandono in epoca romana, la collina si ripopolò con un villaggio di capanne che si organizzò in un insediamento fortificato prima dell’anno Mille.
Intorno al Mille i signori Da Burcione edificarono la prima cinta muraria in pietra legata a malta. La località “Brina” compare per la prima volta in un atto del 25 maggio 1055, mentre nel 1078, Pellegrino di Burcione cedette al vescovo di Luni Guido II i beni esterni alle mura.
La torre circolare è il manufatto più evidente del sito. Oggi crollata, fu realizzata nella seconda metà dell’XI secolo per controllare la strada verso la Pianura Padana.
Dal XII secolo il castello divenne preda di contese fra il vescovo lunense e i marchesi Malaspina, culminate nel 1279 in una sanguinosa lotta. La pace di Castelnuovo (inizio Trecento) sancì la distruzione della rocca sommitale intorno al 1320.
Pur distrutta la rocca, la Brina rimase tra il 1320 e il 1600 un punto di avvistamento per i Malaspina e, successivamente, una dogana del Comune di Sarzana lungo gli antichi percorsi di penetrazione in Val di Magra. Successivamente avvenne il definitivo declino e abbandono.
La durata del percorso descritto per raggiungere il castello della Brina di Sarzana è di circa 30 minuti.
Sono consigliati scarponcini leggeri o buone scarpe da trekking.
E' conveniente parcheggiare l'auto all'incrocio tra via Falcinello e via Lago.
Si imbocca a piedi via Lago, che inizia con un ponte, per poi avviarsi alla seconda strada sulla destra, dove iniziano le indicazioni per il castello.
La strada inizia asfaltata per poi diventare un sentiero montano, talvolta un pò scivoloso a causa dei sassi, imboccandolo a destra al successivo bivio.
Ogni tanto ci sono i soliti segnali bianchi e rossi e qualche indicazione del tipo qui sotto fotografata.
La prima parte è prevalentemente ombreggiata, e si passa accanto all'abitazione di un "artiata" che ama realizzare grottesche in legno.
Più avanti il sentiero si fa più pendente e assolato, per cui non è consigliabile andare nelle ore e nelle giornate più calde.