Pavia - Chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro
Erano lustri che non facevamo una visita a Pavia, citta' universitaria con almeno due splendide, antichissime chiese.
Una di queste e' San Pietro in Ciel d'Oro, qui fotografata e descritta. L'altra e' la Basilica di San Michele Maggiore (vedi http://petardo.over-blog.it/2017/04/pavia-chiesa-di-san-michele.html )
San Pietro in Ciel d'Oro si trova nella zona nord della citta', un po' fuori dal centro, qualche centinaio di metri a ovest del castello sforzesco.
E' una zona piuttosto tranquilla. Se si raggiunge la chiesa in automobile, occorre prestare attenzione perche' il piazzale e' ad accesso limitato, ma attorno si possono trovare facilmente parcheggi, soprattutto i giorni di festa come questo (e non si paga).
La chiesa appare subito come una costruzione nettamente piu' antica dei palazzi che la circondano.
Davanti alla chiesa, un ombroso piccolo giardino con grandi alberi.
E' di origine longobarda, per cui in quel luogo c'era una basilica fin dagli anni 600 - 700 d.C. Ricordo che Pavia in quel periodo era la capitale del Regno dei Longobardi.
E' stata ricostruita nel XII secolo, e consacrata nel 1132.
Successive vicissitudini hanno portato la chiesa ad essere di nuovo sconsacrata, fino alla fine del 1800.
La facciata e' a capanna, di tipo romanico, in laterizio e arenaria.
In arenaria e' realizzato il bellissimo portale decorato.
Qui l'effetto del tempo si vede, in quanto l'arenaria e' sensibile ai fenomeni atmosferici, ancor piu' ai giorni nostri, dove gli agenti inquinanti hanno dato una maggiore velocita' al degrado di queste rocce.
Di questa chiesa ne parla anche Dante nella Divina Commedia, come ricorda una lapide alla destra del portale.
All'ingresso, una scala in discesa. Il piano calpestabile della chiesa e' circa un metro sotto l'attuale livello stradale, come spesso capita per le costruzioni estremamente antiche.
Sull'altare, magnifica e' l'Arca di S.Agostino, del 1372.
L'abside centrale ha il catino decorato a mosaico (novecentesco) con un soggetto che riprende l'antico mosaico del soffitto della chiesa e che gli da' il nome.