Come sfruttare al meglio i gamberoni surgelati (o almeno provarci). Esempio di risotto ai gamberi argentini marca "Grand Krust"
Per chi non abita in luoghi dove i gamberoni freschi sono facilmente reperibili (senza spendere una follia), quando vuole assaporare i deliziosi crostacei la via dei surgelati e' quella piu' comoda.
Senza dubbio il prodotto fresco non e' avvicinabile, in termini di bonta', ma deve essere veramente fresco, dato che un gamberone non surgelato "vecchio" e' peggio di uno surgelato con le tecnologie attuali e con i giusti "crismi".
Secondo me bisogna evitare quelli surgelati e precotti, perche' perdono troppo delle loro caratteristiche organolettiche. Di solito mi rivolgo a quelli che considero i migliori, e cioe' i gamberi e gamberoni argentini surgelati a crudo.
In questo periodo Esselunga promuove ottimi gamberi interi a marca Grand Krust.
Per sfruttarli al meglio, e' impensabile sgusciarli e disfarsi del prezioso carapace. Nel caso del risotto, li uso per fare il brodo.
Innanzitutto vanno scongelati. Sulla confezione e' consigliato lasciarli in frigorifero a 0-5 gradi per qualche ora. Quando non ho tempo, azzardo usando il microonde in posizione "defrost", stando attento a non scaldarli oltre la temperatura ambiente.
Poi, secondo me, e' bene sciacquarli per togliere l'acqua che si forma, dal sapore poco invitante. Infine si asciugano mettendoli su un canovaccio da cucina.
Successivamente si sgusciano, tenendo le teste e il resto dei carapaci. Per questa ricetta del risotto ai gamberi per 2 persone ho usato 8 gamberi interi Grand Krust e 10 gamberi argentini senza carapace a marchio Panapesca (piu' economici).
In una piccola casseruola antiaderente si tostano le teste e i carapaci in 2 cucchiai di olio evo.
Nel frattempo si sono fatte bollire per circa 20 minuti cipolla, carota e sedano in 600 g di acqua con 2 pizzichi di sale grosso o, se si vuole, 1 pizzico di sale e 1 cucchiaino di dado granulare alle verdure. Si versa il brodo alle verdure ottenuto nella casseruola con i carapaci tostati e si prosegue la cottura per altri 20 minuti circa.
In una padella antiaderente si fa tostare 130 g di riso in 2 cucchiai di olio evo.
Poi si versa a mano a mano il brodo di verdure e crostacei, filtrandolo.
In un'altra padella antiaderente leggermente unta di olio si fanno saltare le code di gamberi, che devono essere perfettamente asciutte, fino a colorirle
Quindi sale e pepe (moderato).
A circa 3/4 di cottura del riso si uniscono al risotto.
Con 4 cucchiaiate di brodo si "deglassa" la padella dove sono stati fatti saltare i gamberi, e si versa il risultato nella padella del risotto.
Alla fine si "manteca" il riso con 20 g di burro, avendo precedentemente assaggiato e, se serve, aggiustato di sale e di pepe.