Il ristorante "La Torre" dell'agriturismo Montagna Verde (Frazione Apella di Licciana Nardi, MC)

In Lunigiana, ai confini tra Liguria e Toscana, si trova questo ristorante/agriturismo, in una zona poco frequentata dal turismo di massa.

Per arrivarci, si percorrono stradine poco battute che pero' sono anche malamente servite dal segnale GPS. Per fortuna grandi (troppo?) cartelli segnaletici indicano la direzione giusta nei punti "topici".

La costruzione che si vede all'arrivo, con davanti un adeguato parcheggio, e' piuttosto suggestiva: una casa antica in pietra con annessa una pittoresca torre.

Meno suggestivo, sul retro, il prolungamento della sala da pranzo con una struttura in legno e ancora meno una zona, separata di pochi metri dall'avancorpo in legno, coperta da un tendone, dove abbiamo cenato.  

I tavoli, qui, sono preparati in modo semplice, comunque tipico per un agriturismo, con tovaglia e tovaglioli di carta.

Le voci sul menu' sono invece decisamente di classe superiore, con molti piatti interessanti. I prezzi degli antipasti e dei primi appaiono un po' piu' elevati del solito (11 - 15 euro) ma spesso compare il tartufo estivo, mentre piuttosto economici sono i secondi (11 - 17 euro) e i dolci (4 - 5 euro).

Iniziamo con l'antipasto "sapori della Lunigiana", con salumi e torte salate accompagnate da piccoli "sgabei" e da focacce alla farina di castagne. Non male, ma sia l'aspetto che la quantita' che il gusto dei salumi un po' troppo artigianale ci hanno lasciati un po' perplessi.

Perfetto e' stato invece l'uovo bio del bioparco (dove siamo) racchiuso in una specie di pasta fillo su crema al formaggio parmigiano e tartufi.

Come primi, scegliamo I tortelloni di farina di castagne con chips di pecorino e I tortelloni Verdi con ripieno di patate di montagna conditi al tartufo nero. Entrambi notevoli.

Saltando a malincuore gli intriganti secondi, passiamo ai dolci, con ottimi e ben presentati cheesecake ai Frutti di bosco e un castagnaccio con una strepitosa ricotta condita con il loro miele bio.

Con 1/4 del loro vino (nel bene o nel male piuttosto artigianale) il conto complessivo e' stato di 60 euro, molto concorrenziale per la qualita' e varieta' dei piatti proposti, meno per la "location".