Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Tartarughe all'infinito - (John Green, Rosianna Halse Rojas, 2018) - Recensione

petardo

 

Aza Holmes è una sedicenne con disturbo ossessivo-compulsivo. E' ossessionata dai virus, i microbi e i batteri che vivono in simbiosi con noi, alcuni dei quali possono causare malattie.

Quando ha le crisi di ansia non può fare a meno di compiere gesti anche assurdi come quello di "disinfettarsi" da questi microorganismi ingerendo sapone. 

La misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett porta Aza, insieme all’amica Daisy, ad indagare sul caso.

Durante l’indagine Aza si avvicina a Davis, il bel figlio del magnate, e tra i due si instaura una certa complicità. Forzata dagli eventi, con lui Aza impara a mettere in discussione le proprie paure più profonde, che assieme alla psicologa con la quale è in cura, cerca (invano) di "guarire".

Ma forse non sarà necessario...

 

"Tartarughe all’infinito" è un patinato dramma adolescenziale che esplora il valore dell’amicizia, dell’amore e dell’accettazione di sé.

Il co-regista, John Green, è anche l'autore del romanzo da cui è tratto.

La parte più interessante del film è la descrizione delle paranoie di Aza. Il resto rimane assai giovanilistico, spesso sdolcinato, stucchevole e scarsamente credibile.

 

Voto: 5/10

Tartarughe all'infinito - (John Green, Rosianna Halse Rojas, 2018) - Recensione
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenti