Da Deiva Marina a Moneglia e da Moneglia a Riva Trigoso attraverso la strada delle gallerie

Negli ultimi anni in Liguria e' in corso un lavoro di recupero delle ex gallerie ferroviarie.

L'ottocentesca linea ferroviaria scorreva era esattamente sul litorale a poche decine di metri (o meno) dal mare.

Per ragioni di miglioramento turistico, negli anni '60 del secolo scorso, con un non indifferente mole di lavoro, la linea e' stata spostata piu' a monte.

Le numerose gallerie della vecchia linea, rimaste inutilizzate per decenni, vengono man mano recuperate, piu' spesso, come ad esempio tra Levanto e Framura, per una fruizione solo ciclopedonale.

Tra Deiva Marina e Moneglia e tra Moneglia e Riva Trigoso, invece, e' stato deciso di adibirle al solo transito automobilistico, riducendo sicuramente i tempi di percorrenza per andare da una localita' all'altra, poco in linea pero' con l'idea di un turismo "ecologico".

Poiche' la larghezza delle gallerie permette il passaggio di una sola automobile, il transito e' alternato, regolato da semafori che rimangono verdi solo per 2 minuti a intervalli di 10 minuti (per il tratto tra deiva e Moneglia) o a intervalli di 20 minuti, (durante il quale il semaforo rimane rosso) per il tratto da Moneglia a Riva Trigoso.

A parte l'eventuale attesa per aspettare il verde (fino a 10 minuti o fino a 20 minuti), i tempi di percorrenza sono di 6 minuti e 9 minuti, rispettivamente.

Poco gradevole, a mio avviso, l'illuminazione delle gallerie, formata da piccole sorgenti luminose piazzate su un lato della galleria a circa 50 centimetri di altezza: tendono infatti ad accecare senza illuminare bene la strada.