Match Point - (Woody Allen, 2005) - Recensione - Con Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Dawn Murphy, Layke Anderson
Una riflessione sull'importanza della fortuna e della casualita' della vita attraverso l'allegoria della pallina da tennis che rimbalza sulla rete e che puo' poi cadere da una parte o dall'altra del campo e' l'argomento chiave (o forse il pretesto) del trentasettesimo film del prolifico Woody Allen.
Chris e' un giovane irlandese che appare a tutti un bravo ragazzo, nel contempo in gamba, serio ed empatico.
Di modeste origini, Chris e' un ex giocatore professionista di tennis che, in trasferta a Londra, cerca un lavoro da istruttore.
Non fa fatica ad ottenerlo, e qui lega con Tom, un allievo (danaroso) che lo introduce in famiglia.
Conosce la graziosa sorella (subito affascinata da Chris) e la fidanzata del fratello, che lo attrae anche di piu'...
"Match point" e' una storia scritta benissimo dal talentuoso (e non e' neanche il caso di dirlo) Woody Allen per un film di stampo abbastanza classico che riesce ad interessare lo spettatore dall'inizio alla fine.
E' anche recitato molto bene, in particolare da Scarlett Johansson in stato di grazia nella parte della fidanzata (e poi ex fidanzata) di Tom.
L'amore (vero o presunto) di Chis per l'opera lirica permette a Woody di utilizzare (o e' la scusa per utilizzare) come colonna sonora famosi brani, spesso tratti da registrazioni storiche, di Verdi, Bizet, Donizetti e Rossini.
Voto: 8/10