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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Fratelli unici - (Alessio Maria Federici, 2014) - Recensione

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Pietro (Raoul Bova) e Francesco (Luca Argentero) sono due fratelli dalle caratteristiche comportamentali molto diverse. Un serio (e anche un po' "stronzo" come dice l'ex moglie Giulia), medico chirurgo il primo, un "farfallone" superficiale allergico ai legami duraturi e dalle caratteristiche dello "sciupafemmine" il secondo.

Due fratelli unici, come da titolo del film, che non hanno mai legato granche'.

Un incidente stradale fa sì che Pietro perda completamente la memoria, e ritorni, dal punto di vista delle conoscenze, allo stadio di "un bambino di 4 anni".

L'ex moglie, che sta per sposarsi con il suo nuovo compagno Gustavo, non vuole saperne di accudirlo, per cui Francesco e' costretto a occuparsi di lui.

L'argomento e' trattato tutt'altro che in maniera drammatica (Pietro in realta', fisicamente, sta benissimo), e nel film si punta molto sulle gag comiche, costruite man mano attorno ai personaggi, con qualche punta di sentimentalismo (talvolta alquanto sdolcinato) qua e la'.

 

In questo film i due "belloni" del cinema italiano Luca Argentero e Raoul Bova si cimentano in situazioni comiche che non sono, per loro, granche' usuali. A mio avviso si vede, perche' non sembrano del tutto a loro agio. D'altronde forse non e' tutta colpa loro in quanto le situazioni divertenti sono spesso costruite in modo un po' meccanico e, per di piu', sono poco originali, per cui i sorrisi che il film strappa allo spettatore non sono molti.

Piu' centrate nella parte la moglie Giulia (Carolina Crescentini) e Sofia, la bella vicina di casa di Francesco, che cadra' implacabilmente e prevedibilmente nelle sue braccia (Miriam Leone), anche se con una certa dignita'.

Interessante la canzone principale della colonna sonora, "Cosa c'è" interpretata da Malika Ayane.

 

Fratelli unici - (Alessio Maria Federici, 2014) - Recensione
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