Cochi e Renato – la biografia intelligente Di Andrea Ciaffaroni e Sandro Pate` - Recensione

Ho sentito parlare di questo libro ascoltando radio Popolare, e mi sono incuriosita: Cochi e Renato sono stati una coppia comica che ha divertito varie generazioni, tra cui la mia, e adesso, non vedendoli quasi piu`, ero abbastanza curiosa di sapere dove fossero andati a finire.

In realta` questo libro per una grossa parte e` la storia del Derby, famoso locale di Milano, e della nascita  del cabaret Milanese negli anni ’50 - ’60. Cochi e Renato sono parte di un affresco che annovera nomi famosissimi e nomi meno noti, soprattutto per me che appartengo a una generazione (di poco) successiva e non ho mai vissuto a Milano. Per cui certe citazioni di persone e luoghi della Milano dell’epoca vanno un po’ sprecate.

La parte successiva e` piu` centrata sulla storia di Cochi e Renato e quindi per me e` piu` interessante, anche se un po’ ammorbata dalla trascrizione letterale di certi sketch, esilaranti se recitati da loro, incomprensibili su una pagina scritta. Peraltro la chiave della loro comicita` e` un mistero che sembra destinato a rimanere tale, un misto di nonsense e situazioni surreali in cui lo spettatore, senza neanche rendersene conto, in qualche modo si rispecchia e ride. Un prodigio di allusione senza malizia ne` volgarita`, che purtroppo non ha retto l’assalto da parte delle televisioni private piu` volte a compiacere il pubblico che a stimolarlo.

Questa comicita` particolare e indefinibile e` stata anche oggetto di censura da parte della bacchettonissima RAI di quegli anni, segnando quasi una linea di demarcazione tra i giovani, a cui piaceva cosi` com’era, e le persone piu` anziane(di spirito), che avrebbero voluto qualcosa di piu` formale e “decifrabile”.

Tornando al libro, certo, il genere “biografia” non e` facile, ma forse si poteva evitare di cadere nello stile della cena degli ex compagni di scuola in cui si passa tutta la sera a dire “ma vi ricordate quella volta che..?” e tutti cominciano a ridere in anticipo perche` la sanno gia` e conoscono tutti I personaggi, ma se voi non siete di quella classe non riderete affatto.. Inoltre, come forse in quasi tutte le biografie, c’e` l’estenuante elenco degli spettacoli realizzati anno per anno, un elenco di commenti di numerosi personaggi dell’ambiente del cabaret e del mondo dei comici, che estrpolati dal contesto in cui sono stati pronunciati perdono qualunque significato, lasciando la sensazione di ascoltare dalla finestra un mondo che si parla addosso e a cui non si appartiene.

Insomma, biografia “intelligente” e` un po’ come la canzone intelligente, “che dice un po’ di tutto e un po’ di niente”. Dopo la lettura rimane comunque un senso di simpatia per I protagonisti e un vago fastidio sapendo che la loro comicita`  geniale e stralunata e` stata soppiantata da uno stile piu` volgare e chiassoso, sia pure con le dovute eccezioni.

Si finisce per rimpiangerli e si e` colti da un’acuta voglia di rivedere/risentire qualche “pezzo”.