Cento domeniche - (Antonio Albanese, 2023) - Recensione - Con Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti

In un paesino del lago di Lecco dove è sempre vissuto, il prepensionato Antonio dà ugualmente una mano nella fabbrica dove lavorava insegnando il mestiere ai più giovani.

Deve occuparsi della madre malata, ha un buon rapporto con la ex moglie e riesce persino ad avere una amante.

La felicità per l’imminente matrimonio della figlia lo spinge a finanziare l’evento, come da tradizione.

In banca, anzichè rendergli i soldi investiti "a sua insaputa" in azioni, gli consigliano di accettare un prestito, perchè non gli "conviene" il disinvestimento.

Ma il suo malriposto ottimismo iniziale sta per tramutarsi in incubo, in quanto la banca entra in crisi, non può più riavere il denaro investito e, in più, deve sostenere gli interessi del prestito...

"Cento domeniche" è il quinto lungometraggio scritto e diretto da Albanese, il secondo di quelli che alcuni etichettano come "cinema civile", un pò alla Ken Loach, per intenderci.

Albanese si destreggia piuttosto bene nei dialoghi, soprattutto nella prima parte, meno quando la vera natura di alcuni dei personaggi che lo porteranno alla disperazione manifesteranno il loro vero volto.

Voto: 7.5/10