Dolceroma - (Fabio Resinaro, 2019) - Recensione - Con Lorenzo Richelmy, Luca Barbareschi, Valentina Bellè, Francesco Montanari

L'aspirante scrittore Andrea Serrano, per racimolare qualcosa, lavora di malavoglia come addetto alle pulizie in un obitorio, oltretutto vessato dal capo.

La svolta nella sua vita arriva quando lo spregiudicato, gaudente e cinico produttore cinematografico Oscar Martello legge il suo primo libro (anzi, le prima 30 pagine e non intende leggerne di piu').

Convinto che potrebbe essere una buona trama per un film, chiama l'apparentemente timido e introverso Andrea proponendogli l'affare.

Andrea si trasferisce nella capitale dove Oscar vive goderecciamente tra feste scintillanti in una lussuosissima villa.

Il film si fa, ma, a causa di un budget ridicolo e un regista incapace, il risultato appare di livello miserevole.

Per evitare il fallimento, Andrea, rivelandosi anche piu' spregiudicato di Oscar, si inventa un (pericoloso) metodo per dare notorieta' alla pellicola prima che esca...

"Dolceroma" e' un film diretto e scritto (assieme a Fausto Brizzi) da Resinaro sulla base di un romanzo di Pino Corrias, "Dormiremo da vecchi".

Girato con modalita' tecniche fin troppo fantasiose e con un uso eccessivo della voce fuori campo (di Andrea), il film si avvale di un (di nuovo "fin troppo") istrionico Barbareschi nella parte di Oscar.

Barbareschi e' il produttore del film, oltre che nella pellicola, anche nella realta'.

Voto: 6.5/10