Il Vegetariano - (Roberto San Pietro, 2019) - Recensione - Con Marta Tananyan, Sukhpal Singh, Mudassar Ashraf, Luigi Monfredini

Krishna vive in Emilia Romagna da 10 anni. E' un giovane immigrato indiano che di mestiere fa il mungitore di mucche e studia da mediatore culturale.

E' appena rientrato dall'India dove si era recato per il funerale della madre. Alle profonde tradizioni indiane e' ancora legato, in particolare al vegetarianesimo e al rispetto per tutte le forme di vita.

Per questo, quando si rende conto che una delle mucche della stalla non e' piu' produttiva  ed e' destinata al macello, fa di tutto per evitarlo, pagandone, alla fine, le conseguenze...

"Il vegetariano" e' un interessante film sulle tradizioni e sul mondo che cambia. Non solo quelle degli immigrati (tra i quali c'e' la giovane badante proveniente dai paesi dell'est con la quale Krishna avra' un legame) ma anche il suo (buon) datore di lavoro.

Quest'ultimo e' in crisi finanziaria con la sua piccola azienda di produzione di latte, che un tempo riusciva a dar lavoro a 40 persone mentre oggi fa fatica a stare in piedi con un solo dipendente.

Nonostante la recitazione un po' naif  di alcuni attori, alla loro prima esperienza cinematografica, il film si fa apprezzare per la qualita' della storia (anzi, delle storie) raccontate.

Probabilmente il regista e sceneggiatore Roberto Di Pietro conosce piuttosto bene la materia.

Voto: 8/10