La lingua del santo - ( Carlo Mazzacurati, 2000 - Recensione - Con Ivano Marescotti, Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ferrari, Antonio Albanese, Giulio Brogi

A Padova un ladruncolo per passione (Antonio, ex rugbysta professionista impinguito, adesso chiamato in campo solo per i tiri piazzati) e un ex commerciante di articoli di cancelleria "di lusso" (Willy, depresso dalla vita, diventato aiuto-ladro di Antonio per caso e necessita') frequentano lo stesso scalercio bar.

Casualmente si ritrovano tra le mani la preziosa urna contenente l'ancor piu' preziosa reliquia di Sant'Antonio (la lingua).

Trafugata durante uno dei loro numerosi furtarelli (in questo caso delle offerte nella basilica  dedicata al Santo nella citta' veneta), decidono di utilizzarla per richiedere in riscatto che potrebbe dare una svolta alle loro deludenti vite...

"La lingua del Santo" e' un film scritto e diretto dall'hainoi prematuramente scomparso Carlo Mazzacurati.

Un film realistico e visionario nello stesso tempo, che prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1991, quando ad essere trafugata (su ordine, pare, di Felice Maniero) e poi ritrovata a Roma era stata la reliquia contenente il mento di Sant'Antonio.

Comicamente drammatico, il film si avvantaggia delle ottime interpretazioni degli attori, perfettamente diretti da Mazzacurati, in particolare dei protagonisti Antonio Albanese (Antonio) e Fabrizio Bentivoglio (Willy).

Strepitosa la colonna sonora.

Voto: 8.5/10