Mistress America - (Noah Baumbach, 2015) - Recensione - Con Greta Gerwig, Lola Kirke, Matthew Shear, Jasmine Cephas Jones, Heather Lind

Trasferitasi a new York per frequentare l'Universita', la riflessiva ventenne Tracy fatica ad ambientarsi e a fare nuove amicizie.

Vorrebbe diventare scrittrice, e a questo proposito scrive brevi racconti che propone (senza successo) a un sedicente autoeletto gruppo letterario dalle curiose usanze.

La sua vita nella grande mela cambiera' quando conosce Brooke, una trentenne iparattiva e logorroica dai molti progetti un po' folli.

Vorrebbe aprire un ristorantino con il suo misterioso e assente fidanzato.

Sarebbe dovuta diventare sorellastra di Tracy (sua madre dovrebbe sposare il padre di Brooke), ma la cosa ad un certo punto salta.

Tracy si trova bene con Brooke, sebbene dal carattere diversissimo, anche perche' le offre numerosi spunti per i suoi racconti...

"Mistress America" e' un interessante film ottimamente scritto e diretto da Noah Baumbach.

I serrati dialoghi sono acuti, ma la loro velocita' (tipicamente americana e in particolare Newyorchese) spesso mettono a dura prova la fruizione.

Molto brave e adeguate alle loro parti le protagoniste Greta Gerwig e, in particolare, la giovane Lola Kirke.

Voto: 8/10