A piedi nudi - (Andrew Fleming, 2014) - Recensione - Con Evan Rachel Wood, Scott Speedman, J.K. Simmons, Treat Williams, Kate Burton

Braccato da creditori poco raccomandabili ai quali deve 35.000 euro e con pendenze giudiziarie a causa della sua innata capacita' di cacciarsi nei guai, Jay Wheeler tira avanti, tra un vizio e l'altro, pulendo i pavimenti in un ospedale psichiatrico.

Potrebbe fare una vita molto piu' agevole, dato che e' la "pecora nera" di una famiglia molto facoltosa, ma vorrebbe cavarsela da solo e non avere a che fare con il severo e quadratissimo padre.

Ma le richieste dei debitori si fanno sempre piu' pressanti, e, su suggerimento di un conoscente, accetta di andare al matrimonio del fratello dove, in quell'occasione, pensa di riuscire a farsi dare denaro dal padre.

Ai genitori ha sempre raccontato un sacco di balle sulla sua vera vita, compresa quella di avere una ragazza fissa, che a questo punto la madre vorrebbe assolutamente conoscere. Ma nessuna delle sue amiche (prevalentemente spogliarelliste) accetta di fare questa parte.

Casualmente, conosce Daisy, una bella e ingenua ragazza da poco trattenuta nell'ospedale psichiatrico. Ha avuto una vita estremamente difficile, segregata in casa per 20 anni da una madre folle recentemente deceduta. Per questo conosce poco del mondo, visto solo attraverso i 2 canali televisivi che la madre le permetteva di vedere.

Jay salva Daisy da un tentativo di violenza all'interno dell'ospedale. Anche per questo si affeziona a lui, e lo segue, praticamente scappando dal manicomio.

Jay in un primo tempo vorrebbe abbandonarla al suo destino ma, colpito dal comportamento della ragazza, cambia idea, anche perche' ha in mente di farle fare la parte della fidanzata al matrimonio del fratello.

Nonostante il candore e l'ingenuita', Daisy e' una ragazza intelligente e per certi versi geniale, e si fa voler bene dalla madre di Joy, finche' il padre non la mette alle strette e viene a conoscenza della verita' su suo figlio...

"A piedi nudi" e' il remake di un film tedesco del 2004 (Barfuss) diretto in questo caso da Andrew Fleming.

La storia, dove la principale protagonista e' ovviamente carina, e' certamente poco realistica, ma nonostante cio' la "favola" funziona, anche grazie a dei dialoghi indovinati e spesso divertenti, soprattutto per le "uscite" fuori dall'usuale di Daisy.

Sicuramente la riuscita della pellicola deve molto all'interpretazione accattivante di Evan Rachel Wood nella parte della ragazza disadattata, e anche solo per questo, pur considerando i limiti di un film di questo tipo, non posso che consigliarlo, quantomeno per una serata "leggera".

Voto: 7.5/10