Il campione - (Leonardo D'Agostini, 2019) - Recensione - Con Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano, Ludovica Martino, Mario Sgueglia, Camilla Semino Favro

In una ricca casa, con piscina a sfioro e una piccola colonna di automobili top in giardino, attorniato da amici e amiche che albergano li' assieme al padre saprofita nullafacente e altri personaggi che vivono grazie ai suoi soldi, abita Christian Ferro, un giovane calciatore professionista che gioca nella Roma.

Probabilmente anche a causa del rapido successo che ha avuto, alle vicende familiari e alla scarsa istruzione, il comportamento sia in campo che fuori e' tutt'altro che irreprensibile. Con le sue mattane continua a combinare guai, creando nocumento alla sua immagine e a quella della squadra.

Il presidente della Roma non ne puo' piu' e ritiene indispensabile dare una raddrizzata al comportamento di Christian, o almeno questo e' quello che sembra.

Assume Valerio, un professore scelto tra una rosa di candidati per la sua personalita' anomala rispetto al resto degli aspiranti, per fare da tutor al giocatore scavezzacollo e fargli prendere la maturita'.

Non sara' un compito semplice per Valerio, che pero' riesce a guadagnare la fiducia di Chistian (piuttosto dislessico) e a  capire quale e' il metodo di insegnamento piu' adatto...

Il Campione, scritto e diretto da Leonardo D'Agostini, al suo primo lungometraggio, convince abbastanza.

Sicuramente le buone prove di Stefano Accorsi (Valerio) e Andrea Crapenzano (Christian) hanno contribuito alla buona riuscita del film, che mostra un mondo piuttosto incredibile, che ci ricorda reali vicende di molti giocatori di successo che giocano nel campionato di serie A.

Voto: 8/10