Vigevano - Quindicesima rassegna letteraria - Incontro con Sergio Staino

Dopo il primo appuntamento di ieri, con Carla Fracci, evento al quale non abbiamo potuto partecipare per problemi di orario, l'appuntamento di oggi era con il fumettista satirico Sergio Staino, che tutti conosciamo grazie al suo personaggio piu' famoso, Bobo.

Come ci ha raccontato Sergio (ma sappiamo tutti bene), Bobo e' la rappresentazione di se stesso. Nelle strip poi compariranno anche i figli (Ilaria e Michele) e Bibi, la moglie.

L'incontro e' stato molto gradevole e interessante. Di "cose da dire" Staino ne ha parecchie, e certamente di un certo spessore, fin dagli inizi, quando e' stato per 10 anni "avviluppato" nelle file dei movimenti marxisti-leninisti di 30 anni fa.

Laureato a pieni voti in architettura, abbandono' quell'attivita' proprio a causa dell'ideologia dei gruppi di estrema sinistra alla quale era legato.

Riusci' ad uscirne appena prima che alcuni membri intraprendessero la strada della lotta armata.

Il disegno e' stata l'attivita' che, fin da bambino, lo gratificava di piu', e sara' anche quella che lo prortera', dopo gli anni di militanza, al successo.

Sergio Staino e' stato un fiume di parole in piena, tanto che l'intervistatore, Riccardo Mazzoni, e' riuscito ad intervenire sono per poche battute (giustamente, e lo ringrazio perche' spesso assisto ad interviste dove l'intervistatore parla addirittura di piu' dell'intervistato).

Ironico, disincantato e soprattutto autoironico, Sergio Staino ha interessato il non foltissimo pubblico per quasi un'ora e mezza, concludendo la serata con le tradizionali firme sul suo ultimo libro di fumetti, "Alla ricerca della pecora Fassina". Anzi, piu' che firme prometteva piccoli disegni, che riusciva a fare "a memoria", dato che per un problema agli occhi di lunga data, la sua vista e' oggi quasi completamente compromessa.