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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Il Vittoriale, Gardone Riviera: luogo per nostalgici e non...

petardo

 

Innanzitutto, una precisazione: NON sono un nostalgico.

Del ventennio (quello tra il 1925 e il 1945, per intenderci, non questo..) salvo pochissime cose, una delle quali e’ un certo tipo di architettura, quella razionalista piu’ rigorosa, che infatti non piacque granche’al regime fascista

Trovandomi nei pressi di Gardone Riviera, pero’, non potevo non soffermarmi a visitare “il Vittoriale", o “Vittoriale degli Italiani", ultima abitazione del poeta “vate" per eccellenza, Gabriele D’Annunzio.

Iniziata nel 1921, D’Annunzio e l’architetto Giancarlo Maroni (parente?) diedero forme, su un suggestivo colle sopra il lago di Garda, ad una eclettica serie di costruzioni che si protrassero fin ben oltre la morte del poeta (avvenuta nel 1938).

Tanto per non esagerare, l’ingresso si sviluppa non attraverso un portale, ma ben 3 portali distanziati di una ventina di metri l’uno dall’altro: l’arco d’ingresso, il doppio portale d’ingresso e l’arco dell’ospite, dopo di che si arriva al corpo principale delle costruzioni abitative con tanto di piazzetta (Dalmata) e loggiati.

Purtroppo, per me, l’architettura non e’ quella razionalistica ‘pura’ che speravo, ma una alquanto piu’ bizzarra, che probabilmente piu’ si confaceva allo spirito altrettanto bizzarro di D’Annunzio.

Non che sia brutta, per carita’ anzi, ma un certo gusto dell’eccesso pervadono le costruzioni.

Sulla sinistra del percorso di ingresso, troviamo addirittura un teatro all’aperto, ancora oggi utilizzato per rappresentazioni.

Stupenda e’ la vista che dalle gradinate disposte ad anfiteatro del teatro si ha sul palco e quindi sul lago.

Andando a zonzo per le stradine e i vialetti del Vittoriale, potremo incontrare vari cimeli che l’oramai attempato D’Annunzio si porto’ appresso per ricordare le imprese (o follie) che fece durante la sua vita.

In un bell’ auditorium (ex museo di guerra), suggestivamente appeso al soffitto c’e’ l’aereo biposto SVA del volo su Vienna (una delle sue “bravate" piu’ famose).

Un’apposita costruzione ospita invece il MAS della “beffa di Buccari", altra impresa tra l’incosciente e lo smargiasso di cui D’Annunzio si rese protagonista, della quale pare che gli italiani abbiano trovato giovamento psicologico dopo la disfatta di Caporetto. Un suo messaggio autografo che si puo’ leggere appeso alle pareti della costruzione cita:

In onta alla cautissima Flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo più comodo rifugio i marinai d'Italia, che si ridono d'ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre a osare l'inosabile. E un buon compagno, ben noto - il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro - è venuto con loro a beffarsi della taglia.

Messaggio dal quale traspare tutta la retorica che permeava l’italietta dell’epoca e che adesso appare assai incomprensibile (almeno io spero, anche se qualche recente uscita dei nostri governanti mi preoccupa).

Difficilmente comprensibili sono anche i nomi di alcuni luoghi o monumenti che si trovano al Vittoriale: Pilo del Piave, Pilo del Dare in brocca, Schifamondo, valletta dell’acqua pazza e dell’acqua savia, zambracca, parlaggio

Bellissime le 2 automobili custodite nella villa: una vecchia FIAT e una monumentale Isotta Fraschini che possedeva D’Annunzio nell’ultimo periodo della sua vita.

Alta bizzarria: la vera prua della nave “Puglia" incastonata nel monte con la parte posteriore della nave ricostruita in muratura.

Al Vittoriale e’ presente anche l’arca che custodisce i resti del poeta, disposta sulla sommita’ di un monumentale, panoramicissimo mausoleo con, attorno, altre 10 arche contenenti i resti di compagni di D’annunzio (ma neanche una delle sue, dicono, numerose donne). Il mausoleo venne costruito solamente nel 1955.

Anche grazie al clima del luogo, molto belli sono i vasti giardini che circondano le costruzioni.

Sono possibili anche le visite (guidate) alla casa di D’Annunzio e al “Museo della Guerra che, per ragioni economiche e di tempo io ho evitato.

Infatti il tutto non e’ particolarmente economico: si comincia con i 5 Euro per il parcheggio dell’automobile.

I biglietti per l’ingresso partono dai 7 Euro a testa per raggiungere i 16 Euro a testa se si comprendono anche le due visite guidate.

Il Vittoriale e’ stato donato da D’Annunzio allo stato italiano nel 1937.

In conclusione, una visita che posso decisamente consigliare, soprattutto se siete di passaggio da quelle parti.





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