la stranezza - (Roberto Andò, 2022) - Recensione - Con Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone

Anno 1920.

Luigi Pirandello, in Sicilia per il compleanno di Giovanni Verga, si ferma a Girgenti, dove è nato. 

Qui scopre della morte della sua balia, e si propone di finanziare un ricco funerale.

Gli addetti alle pompe funebri del paese siciliano sono Sebastiano e Onofrio, due curiosi personaggi che dividono la vita tra l'attività di becchino e quella di animazione di una sgangherata compagnia teatrale.

Pirandello, inizialmente non riconosciuto dai due becchini-teatranti, è incuriosito dalle loro tragicomiche attività artistiche, tanto da trarne ispirazione per un'opera teatrale innovativa: "Sei personaggi in cerca d'autore".

Alla prima di quella commedia, non capita dal pubblico romano, saranno invitati anche Sebastiano e Onofrio...

"La Stranezza" è un film in costume scritto e diretto da Roberto Andò.

Molto indovinata appare l'accoppiata tra il silenzioso e pacato comportamento di Pirandello, interpretato da un somigliantissimo Servillo, e la vivacità un pò sciagurata dei becchini-teatranti, per i quali Andò ha scelto con successo il duo di attori comici Ficarra e Picone.

Il film è sicuramente interessante, ma, per i miei gusti (e le mie origini, non siciliane) appesantito dalla presenza di parti parlate in dialetto (spesso sottotitolate).

Notevole, comunque, le prove dei noti attori protagonisti.

Voto: 7.5/10