Resolution 819 (Giacomo Battiato, 2008)

petardo

19 ago 2012

Una mazzata sullo stomaco.

Soprattutto nella prima parte, si soffre, si soffre di brutto, con lo stomaco rattrappito dalle vicende che si raccontano e che portarono al massacro di Srebrenica.

Poi, forse, ci si abitua un po',.... ci si abitua a tutto...

Possiamo dire che e' un film horror, ma non alla Dario Argento, horror perche' racconta quanto orribile puo' essere il genere umano.

Non e' un film splatter, la telecamera non indugia tra corpi insanguinati.

Tra gli scheletri si.

Scheletri di uomini e ragazzini mussulmani deportati, uccisi e fatti sparire in fosse comuni.

Questo film, bellissimo, parla della vicenda, vera, del poliziotto francese Jacques Calvez.
Su mandato dell’Alta Corte di Giustizia de L’Aja va in Bosnia alla ricerca di prove e colpevoli del genocidio compiuto dai Serbi di Bosnia a Srebrenica, una "encave" mussulmna "protetta", si fa per dire, dall'ONU secondo la "Resolution 819".

Nonostante la protezione ONU, il generale Mladic, benedetto dai "pope" ortodosi, con le sue truppe e i suoi scagnozzi si prende gioco del caschi blu dellONU, anche in questo caso totalmente impotenti, e, sotto i loro occhi, deporta migliai di musulmani.

E' il 1995.

La ricerca della verita' passa anche attraverso la riesumazione di corpi (e oggetti) sepolti in varie fosse comuni, ripuliti e ricomposti nel tentativo di dare nome e cognome a tutti.

Sceneggiatura (Thierry Jonquet), regia (Giacomo Battiato) e recitazione impeccabili fanno di questo film un'opera civile di grandissimo valore.

Pur essendo vincitore del premio premio del Pubblico all' Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma del 2008, e del Premio “L’Alloro d’Europa” 2009, non mi pare che la distribuzione abbia aiutato molto quest'opera ad essere vista.

Una citazione finle alla stupenda, particolare e mai banale colonna sonora, opera del nostro grandissimo autore Ennio Morricone.

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