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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Il riccio (Mona Achache, 2009)

petardo

 

Ispirato piuttosto fedelmente al romanzo "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery, successo letterario del 2006.

Lo racconto brevemente, per chi non avesse letto il libro: in un lussuoso palazzo abitato da esponenti dell'altissima borghesia francese (c'e` perfino un ministro), la portinaia Renee` e` adeguata all'immagine iconografica della portinaia: grassa, sciatta, un po' burbera, insignificante, ma nasconde un segreto: in una stanza che tutti credono un ripostiglio e` celata una biblioteca fornitissima, dove quando nessuno la vede si rinchiude a coltivare la sua passione per la cultura, che si manifesta non sono nell'amore per i libri ma anche per la musica, il cinema, la pittura.

Quasi nessuno tra gli spocchiosi abitanti del palazzo sospetta la sua doppia identita`, anzi la trattano con degnazione o addirittura con aperto disprezzo come se fosse un essere inferiore.

Solo Paloma, di 12 anni, figlia del ministro e in perenne conflitto con la sua famiglia elegante e spocchiosamente intellettuale, diventa casualmente amica di Renee` e ne scopre il segreto.

Paloma, per disgusto del mondo degli adulti, ha deciso di suicidarsi nel giorno del suo tredicesimo compleanno: sembra che il mondo intero la disgusti, ma l'amicizia di Renee` la incuriosisce.

Un giorno, in un appartamento del palazzo rimasto libero, fa la sua comparsa un nuovo abitante: un signore giapponese molto gentile e raffinato.

Da pochi ma chiari sintomi capisce immediatamente che Renee` e` molto piu` interessante di cio` che vuole sembrare, e riesce ad entrare nel suo mondo e a fare amicizia con lei, e con la sua delicatezza riesce nell'intento di trasformare la portinaia-bruco in una (pur matura) farfalla..

Ma purtroppo lo sviluppo della storia non e` cosi` lieto come si prospettava: un banale incidente pone fine alle rosee prospettive.

Non in tutto identico al libro, ma sostanzialmente fedele, questo film si avvale anzitutto di una bella storia; gli attori sono bravi e ben scelti per la rispettiva parte, la regia e` dignitosa. Ma, ripeto, e` la storia a essere emozionante, per cui consiglio anche la lettura del libro.

Un film che puo` indurre a una leggera autocritica!

 

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