La signora Harris va a Parigi - (Anthony Fabian, 2022) - Recensione - Con Lesley Manville, Isabelle Huppert,

Londra, anni '50.

Ada Harris e' una cinquantenne che da poco ha saputo che il marito, disperso in guerra, non tornera' piu'.

Campa facendo la domestica con cura e capacita' in varie famiglie. In una di queste rimane folgorata da un vestito di Dior.

Decide, pur non avendo ne' i mezzi (ne' il "physique du role", invero) di averne uno.

Grazie a risparmi e fortunate coincidenze, Ada riesce a raccogliere i soldi necessari e si trasferisce temporaneamente a Parigi per avvicinarsi al mondo della moda, frequentando le sfilate e il laboratorio del famoso stilista. 

Essendo estranea aell'alta societa', trovera parecchie ostilita' durante il periodo di permanenza, riuscendo anche a dare una svolta imprenditorial-sindacale importante alla troppo tradizionale casa di moda.

"La signora Harris va a Parigi" e'un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Paul Gallico del 1958. I piu' di 70 anni passati si vedono tutti sia nella trama che nella realizzazione di questo film, una sorta di prevedibile favola (nonche' spottone nei confronti di Dior) che non mi ha favorevolmente impressionato neanche per la (dimessa) recitazione.

Voto: 6/10