Londra anni venti – di Marco Varvello - Recensione

Gli anni venti a cui si riferisce questo romanzo non sono quelli del secolo scorso, ma quelli del secolo attuale: quelli che ricorderemo, tra l’altro, come gli anni di Brexit e della pandemia di COVID-19.
In questo contesto si svolge il frastagliato racconto di un amore inusuale,tra un uomo e una donna appartenenti a classi sociali del tutto diverse, “mondi” diversi, che nasce e in un certo senso progredisce proprio grazie alla particolare costrizione dovuta alla pandemia.
I due amanti restano nascosti ai rispettivi ambienti che non accetterebbero la relazione, e la situazione di reclusione generale permette loro di approfittare di momenti e spazi che diversamente non potrebbero permettersi.
C’e` un intreccio costante tra la situazione personale dei due e la situazione politico sociale del contesto: lei e` una giornalista politica in piena carriera; lui e` un camionista con una storia famigliare complessa e connessa con I “Troubles”, cioe` con la Guerra civile che insanguino` l’ Ulster per una trentina d’anni a partire dagli anni ’60.

Gli accordi di pace del 1998 non avrebbero (da quanto scrive Varvello) risolto completamente il dissidio e la Brexit avrebbe contribuito ad aizzare di nuovo gli animi alla luce delle ripristinate pesanti norme doganali e del commercio.

Non voglio aggiungere ulteriori dettagli.

La trama e` molto interessante, soprattutto perche` Varvello, giornalista di vasta esperienza e attualmente responsabile dell’ufficio di corrispondenza RAI da Londra, approfitta del racconto delle vicende personali dei due per fare quasi una ricapitolazione storica e per dipingere un quadro d’insieme della Gran Bretagna contemporanea.
La sua prosa e` molto scorrevole e ben curata, il libro si legge tutto d’un fiato. Si apprezzano sia la storia d’amore che il racconto della pandemia a Londra e degli eventi legati a Brexit, ben raccontati e “coloriti”.

(PS: Marco Varvello e` un amico della mia adolescenza che non vedo piu` da molti anni. Ero certa, per aver avuto, allo stesso liceo, le stesse prof entusiaste della sua capacita` di scrivere, che sarebbe stato un ottimo giornalista. Sono piacevolmente stupita di aver potuto verificare anche le sue capacita` di romanziere)