Non succede, ma se succede... - (Jonathan Levine, 2019) - recensione - Con Charlize Theron, Seth Rogen, O'Shea Jackson Jr., Randall Park, June Diane Raphael

Il Presidente degli Stati Uniti e' un inetto e imbelle ex attore televisivo che non intende ricandidarsi perche' vuole fare cinema.

Charlotte e' la sua brillante segretaria di stato. Ecologista convinta (fin da ragazzina) e di idee progressiste, si propone di succederlo, e lui accetta di sostenerla.

I consiglieri di Charlotte, stimando i sondaggi, le suggeriscono di aumentare il tasso di ironia nei suoi discorsi.

Allo scopo, la donna propone (o impone), come ghostwriter, Fred, una sorta di nerd piuttosto goffo e "bruttino", rimasto senza lavoro perche' dimessosi dal giornale alternativo dove scriveva in quanto acquistato da un ricco magnate dei media, che odia.

Charlotte conosceva Fred fin da ragazzina, quando gli faceva da babysitter (lei ha 3 anni in piu') e apprezza i suoi articoli, spesso piuttosto ruvidi e radicali.

Nonostante i dubbi sello staff di Charlotte, il connubio tra lei e Fred funziona, e non solo dal punto di vista della popolarita' crescente dell'aspirante presidente: i due, alquanto incredibilmente, si innamorano.

Ma l'intransigenza di lui nei confronti delle richieste al ribasso delle proposte ecologiche dettate dai "poteri forti" creeranno non pochi problemi...

Effettivamente il titolo italiano del film, "Non succede, ma se succede..." e' emblematico delle molte (volute) assurdita' della pellicola, giocata con toni spesso un po' pesanti e sopra le righe, cosi' come e' difficile capacitarsi dell'attrazione che la bella Charlotte (Charlize Theron) ha nei confronti del goffo Fred.

Se si sorvola su questo, si puo' dire che il film, preso per quello che e', risulta abbastanza divertente e irriverente, e si fa vedere mantenendo vivo un certo interesse.

Voto:7/10