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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

L'accabadora - (Enrico Pau, 2015) - Recensione - Con Donatella Finocchiaro, Barry Ward, Carolina Crescentini, Sara Serraiocco, Anita Kravos

petardo

 

Siamo negli anni '40 del secolo scorso.  A seguito dei primi bombardamenti americani della Sardegna, Annetta si trasferisce dal paesino sardo in cui vive a Cagliari per custodire una casa padronale lasciata dai proprietari.

L'unico riferimento conosciuto nella citta' e' la nipote Tecla, che scoprira' poi esercitare la prostituzione in una casa di tolleranza.

Da alcuni flashback si intuisce che anche Annetta conserva un segreto che le sta segnando l'esistenza: dalla madre ha "ereditato" il compito di procurare la "dolce morte" ai malati che la richiedevano, in una sorta di eutanasia ante litteram.

E' chiaro che il ruolo di "accabadora" che ha accettato passivamente le pesa, ma le (poche) nuove conoscenze che fa in citta' sembrano risollevarla da questo compito ingrato...

 

Accabadora e' il termine sardo che identificava le donne che praticavano questa attivita', anche se l'alone di mistero e reticenza che l'argomento imponeva non permette neanche oggi di avere la sicurezza storica che tale "compito" esistesse veramente.

Argomento interessante trattato, a mio avviso, in modo un po' confuso nella pellicola diretta e sceneggiata da Enrico Pau (assieme a Antonia Iaccarino), forse per rispettare l'alone di mistero che gli sta attorno.

Ottime le interpretazioni ed eccellenti mi sono parse le inquadrature, molto studiate, cosi' come la tecnica del colore e della fotografia.

Eccezionalmente suggestive le musiche, di Stephen Rennicks, autore irlandese che probabilmente si e' lasciato giustamente influenzare, per questo film, dalle musiche tradizionali sarde.

 

Voto: 8/10

L'accabadora - (Enrico Pau, 2015) - Recensione - Con Donatella Finocchiaro, Barry Ward, Carolina Crescentini, Sara Serraiocco, Anita Kravos
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