Osteria Il Podesta' - Asti

Nella cittadina piemontese in occasione della Giornata FAI d'Autunno 2018 (vedi http://petardo.over-blog.it/2018/10/giornata-fai-d-autunno-2018-visita-alla-fabbrica-di-cioccolato-e-torroni-barbero-di-asti.html ), cerchiamo un ristorante o una trattoria per pranzare (io mi sarei anche accontentato di panini, ma qualcun altro preferiva qualcosa di piu' consistente...).

Passeggiando per il centro storico, e dopo un paio di posti chiusi o al completo, ci attrae questa "osteria" situata in un palazzo di aspetto quattrocentesco.

Si entra da una porta a vetri sormontata da una insegna con il nome del locale, "Il Podesta' ".

La bella scala presente subito dopo l'ingresso scende al di sotto del piano stradale. Infatti l'osteria e' ubicata nelle suggestive, antiche cantine del castello.

La prima ampia sala era al completo, per cui ci siamo accomodati nella seconda saletta, dove sono presenti 5 o 6 tavoli affacciati alla cucina a vista, dietro una parete divisoria con ampie vetrate.

Sicuramente un po' meno glamour della prima, questa parte del locale e' indicata soprattutto ai curiosi che amano sbirciare la (piuttosto frenetica) attivita' dei cuochi e camerieri, che effettivamente, si davano un gran daffare.

Difficile capire come riescano a gestire correttamente tutte le ordinazioni, che viaggiano sui classici fogliettini svolazzanti infilati alla bell'e meglio sull'intelaiatura del vetro della cucina. Eppure se la cavano egregiamente, e nonostante il locale oramai al completo, non abbiamo subito particolari ritardi delle portate.

Il menu' offriva una serie di piatti moderatamente innovativi, piu' spesso legati giustamente alla tradizione piemontese.

Noi abbiamo scelto una sfogliata ai porcini su salsa di raspadura e un antipasto della tradizione.

Poi un secondo classico (il fritto misto alla piemontese) e un dolce: il tortino al cioccolato con cuore morbido.

I prezzi sono mediobassi, e una buona selezione di vini poteva essere servita "al bicchiere", con prezzi dai 4 ai 7 euro al calice.

Abbiamo optato per un dolcetto e un nebbiolo, che ci hanno anche fatto assaggiare prima di servirli. Purtroppo l'assaggio, come quasi sempre capita, e' stato fatto prima del gradito stuzzichino (gratuito) di apertura, che consisteva in un assaggio di un classico antipasto di sottaceti e tonno. Basterebbe ritardare l'assaggio del vino dopo lo stuzzichino (o almeno dopo qualche grissino) per meglio apprezzarlo.

Sugli antipasti nulla da dire, serviti anche con una buona presentazione.

Un po' "hard" e senza particolari fronzoli o alleggerimenti il fritto misto, molto tradizionale e quindi con abbondanza di "frattaglie" (animelle, fegato ecc.).

Ottimo il dolce.

Graditi anche i biscottini serviti assieme al caffe'.

Conto (64 euro) concorrenziale.