Lo Spalmabile di Valsoia - Modi di utilizzo
Nel banco frigo dedicato ai prodotti per vegani e vegetariani di Esselunga ha attirato la mia attenzione "Lo spalmabile" di Valsoia.
Mi sembrava interessante un prodotto che assomigliasse a un formaggio fresco da spalmare o a una ricotta, in quanto puo' essere utilizzato cosi' come e' o assieme ad altri ingredienti per una ricetta.
Il costo (altro elemento da considerare) non era elevato, diciamo solo leggermente superiore ad equivalenti prodotti derivati dal latte (1.54 euro).
La confezione de "Lo spalmabile" di Valsoia e' pratica e sufficientemente robusta da evitare di essere danneggiata durante il trasporto con altri prodotti o per maneggiamento. Utile il coperchio da apporre una volta aperta la confezione, anziche' ri-sigillarlo con domopak trasparente.
Si tratta di una crema che ha come ingrediente di base la soia, come la nota marca lascia intendere.
Come primo assaggio ho utilizzato questo prodotto per uno stuzzichino aperitivo, facendo delle tartine con pane appena sfornato (che ho fatto io) con spalmato sopra "Lo spalmabile", che non per niente ha questo nome.
La consistenza e' piuttosto morbida, piu' di quella di un equivalente formaggio o di una ricotta.
Il sapore e' nettamente diverso dai due alimenti sopra citati ai quali, ad un primo sguardo, puo' assomigliare.
Fresco, dal sapore delicato (che richiama la soia), si scioglie molto rapidamente in bocca, svanendo in pochi secondi.
A mia moglie ricorda la consistenza di un burro quasi sciolto (ma qui i grassi dovrebbero essere molti ma molti meno!
Forse proprio per la sua consistenza anomala, sempre mia moglie ha dato un giudizio tendenzialmente non positivo. Ma forse a questo ha contribuito l'aspetto psicologico: a lei tendenzialmente non piacciono i prodotti non-latticini, forse perche' sono fatti sempre per assomigliare ai latticini, ma a questo punto, dice lei, preferisco gli originali... E' chiaro che non e' allergica al lattosio!
Da parte mia devo dire che questo spalmabile Valsoia non dispiace, anche se devo ammettere che gli equivalenti derivati dal latte hanno generalmente un "quid" in piu'...
Il secondo modo con il quale ho assaggiato "Lo spalmabile" di Valsoia e' come ingrediente di un primo piatto. Per fare un confronto, questa ricetta l'ho realizzata contemporaneamente sia con il non-latticino di cui sopra sia con una ricotta di pecora artigianale (e scusate se sono stato cattivo).
Il procedimento di questa ricetta e' molto semplice. Si gratta il parmigiano e si aggiungono allo stesso i gherigli di 4 noci.
Si lessa la pasta (qui ho scelto le bavette Garofalo), si scola e quindi, nella stessa pentola, la si condisce con lo spalmabile, il grana, le noci e una grattatina di pepe.
A fuoco moderato si mescola affinche' la crema si sciolga leggermente andando a "rivestire" la pasta. Quindi si serve.
Il risultato? Direi discreto. Mi ha un po' sorpreso una inaspettata puntina acida di fondo, che non avevo notato all'assaggio del prodotto a crudo.
Purtroppo, ma forse c'era da prevederlo, il confronto con la stessa ricetta realizzata con la ricotta di pecora artigianale e' stato impietoso...
Cosa migliorerei del prodotto? Non saprei. Forse se avesse una consistenza un po' piu' solida sarebbe meglio. Da capire anche la punta di acidita' di troppo che si sprigiona soprattutto a caldo.
Dalla lista degli ingredienti si capisce che i "progettisti" hanno dovuto faticare non poco per ottenere un prodotto dall'aspetto e dalla consistenza voluti.
Nonostante questo, la consistenza (un po' troppo evanescente) e l'aspetto del colore, un po' "triste") penso possano essere migliorati. Non mi pare comunque di scorgere ingredienti che possano fare preoccupare significativamente.