Divine - La fidanzata dell'altro - (Jan Schomburg, 2020) - Recensione Con Matilda De Angelis, Callum Turner, Paolo Bonacelli

Gregory è un giornalista inglese (ateo) a Roma in occasione dell'elezione del papa.

Lui, un vacuo cameraman e una aiuto-giornalista seguiranno l'evento dalla splendida terrazza romana di Teodora, una "comunista radical chic".

Non senza delusione, Teodora assiste impotente alla scelta di sua figlia Maria, decisa a farsi suora e a tre giorni dal noviziato.

Dall'incontro casuale di Gregory e Maria si capisce subito che tra i due c'è sintonia, sintonia che culmina in una sorta di "addio al celibato" da parte di Maria prima di diventare novizia, con la promessa che la loro storia non sarebbe comunque dovuta proseguire.

Ma Gregory non riesce a dimenticare Maria, e da quel momento fatti apparentemente soprannaturali colpiranno a ripetizione il povero Gregory, fino a convincerlo che tutto ciò era dovuto alla gelosia di Dio che avrebbe voluto per sè Maria, già a Lui promessa...

Il migliore approccio per la fruizione del film italo-tedesco "Divine - La fidanzata dell'altro" penso sia quello di considerarlo una simpatica storia in bilico tra il surreale e il reale, con una visione dell'Italia volutamente non priva di clichè stereotipati.

In questo caso ci si diverte parecchio, apprezzando la leggerezza e l'ironia presenti nella pellicola, comprendente situazioni e dialoghi peraltro non banali.

Voto: 7.5/10