La tana - (Beatrice Baldacci, 2021) - Recensione - Con Irene Vetere, Lorenzo Aloi
Una tranquilla vacanza con i genitori nella casa di campagna del diciottenne Giulio viene improvvisamente turbata dall'arrivo di Lia, una ragazza che dice di stare da sola nella casa adiacente, abbandonata da anni.
Misteriosa, riservata e nel contempo disinibita, l'enigmatico comportamento di Lia appare al limite del patologico, con frequenti cambi repentini di umore e di atteggiamento.
Nonostante ciò (o forse proprio per questo) Giulio è attratto dalla ragazza, che nasconde un doloroso segreto...
"La tana" è una interessante opera prima della giovane regista e sceneggiatrice Beatrice Baldacci, qui al suo primo, apprezzato lungometraggio.
Un film teso dall'inizio alla fine (ma non è un horror!) che si avvale di una suggestiva colonna sonora composta da Valentino Orciuolo.
Interessante l'interpretazione di Lia da parte di Irene Vetere, attrice che mi ha ricordato Charlotte Rampling ai tempi de "Il portiere di notte".
Voto: 8.5/10