A testa alta - (Emmanuelle Bercot, 2015) - Recensione - Con Catherine Deneuve, Rod Paradot, Benoît Magimel, Sara Forestier, Diane Rouxel

Sembra un dolce e innocente bimbetto, Malony, quando la madre, che appare assai disagiata, afferma al giudice dei minori Florence di non poterlo e volerlo piu' tenere perche "e' un demonio".

Da quel momento, e probabilmente la situazione famigliare e' almeno in parte causa di cio', Malony un demonio lo diventa davvero.

Bandito da tutte le scuole che ha tentato di frequentare, o meglio, lo hanno costretto a frequentare, Malony diventa un adolescente difficilissimo da trattare.

Irascibile, violento, portato naturalmente verso il crimine, fa fallire qualsiasi tentativo di riabilitazione, gettando nello sconforto i vari tutori che si sono succeduti. Non va meglio, almeno inizialmente, neanche con Yann, nonostante la sua esperienza di ex ragazzo "difficile".

Caparbia e professionale, Florence (Catherine Deneuve) tenta fino all'ultimo (con una pazienza da Giobbe) di recuperare il ragazzo, che tra l'altro risulta pure scostante e antipatico.

Non e' neanche particolarmente attraente, e per questo desta un po' di sorpresa l'invaghimento della figlia della responsabile di uno dei numerosi centri di accoglienza che Malony ha frequentato.

La tratta pure molto male, ma nonostante tutto lei rimane affascinata da lui, tanto che alla fine rimarra' pure incinta.

Riuscira' forse la responsabilita' di un siffatto evento a far recuperare autostima, autocontrollo e senso civico al ragazzino incontrollabile?

"A testa alta" e' sicuramente un buon film, sceneggiato e diretto dall'attrice e regista francese Emmanuelle Bercot.

Certe parti, a causa del tema trattato, sono notevolmente irritanti, e questo e' in parte dovuto alla ottima interpretazione di Malony da parte del giovane Rod Paradot, credibilissimo nel suo essere un giovane molto ma molto disagiato.

Buona la colonna sonora, anche se utilizza un brano parecchio saccheggiato dalla cinematografia, a partire da "Miriam si sveglia a mezzanotte": l'andante con moto dell'Op.100 di Schubert.

Voto: 8/10