Vigevano - Quindicesima rassegna letteraria - Incontro con Vera Slepoj e Michelangelo Pistoletto
L'incontro con Vera Slepoj, psicologa e psicoterapeuta, dal titolo "L’amore è ancora un sogno?" ha stupito sicuramente, almeno un po', la platea, soprattutto la parte femminile della stessa (che, in questi incontri, e' predominante).
Le teorie di cui parlava, sicuramente frutto della sua attivita' professionale, andavano un po' controcorrente, in quanto, ad esempio, citava l'asilo nido definendolo "moderno orfanatrofio" e caldeggiava un piu' costante e duraturo rapporto tra i figli e le madri.
Come questo si poteva conciliare con il lavoro delle stesse non e' dato a sapersi. Per questo la perplessita' negli astanti serpeggiava vistosamente.
Piu' interessante, almeno per noi, l'incontro con il pittore e scultore Michelangelo Pistoletto, che conoscevamo quasi solo di nome.
Ha fatto un excursus della sua sorprendente attivita' artistica, che inizia negli anni '50 e che avra' ben presto successo anche nella patria della pop art, gli USA.
Dietro alle sue opere c'e' sempre una ricerca concettuale che Michelangelo ha cercato di esporre (anche se bisogna ammettere che probabilmente l'arte oratoria non e' la sua qualita' migliore).
Le immagini proiettate illustravano man mano le opere realizzate nei vari periodi artistici. Dagli autoritratti in grandezza naturale ai "quadri specchianti", che oltre agli elementi dipinti da Pistoletto, specchiavano i fruitori dell'opera, che venivano cosi' a fare parte del quadro.
Ribelle alle richieste del mercato, che tendeva a volere da lui opere sempre corrispondenti al suo "marchio", Pistoletto rispondeva con clamorosi cambi di stile, cimentandosi poi, anche per queste ragioni, nella scultura.