Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

The Sessions - (Ben Lewin, 2013) - Recensione

petardo

 

Mark O'Brien è un trentottenne spiritoso, ironico, piuttosto religioso e molto intelligente (si è laureato a Berkeley). Di professione giornalista e poeta, Mark ha una particolarità: da bambino ha contratto una poliomielite molto importante che lo ha costretto su un letto, praticamente immobile dal collo in giù.  Deve vivere per diverse ore al giorno dentro un polmone d'acciaio, dato che può rimanere senza solo per un periodo piuttosto limitato: dalle 2 alle 3 ore.  

Non gli mancano le pulsioni sessuali, che lo mettono in imbarazzo, in particolare quando le infermiere/badanti lo accudiscono. Con una di queste, una volta allontanata la precedente, piuttosto arcigna, nasce un certo feeling, che lo porta a chiederle di sposarlo (invano, anche se in un certo senso a malincuore da parte di lei).

 Ha un dialogo piuttosto maturo ed esplicito con il nuovo parroco, un prete intelligente ed evoluto che, su richiesta di parere, da' il consenso a trattamenti (più o meno) terapeutici con una terapista (sposata) specializzata in riabilitazioni sessuali. Lo scopo è quello di "perdere la verginità".

Anche con la terapista (che è pagata per fare un massimo di 6 "trattamenti"), nasce una simpatia reciproca. Lui le scriverà toccanti poesie che saranno scoperte dal marito di lei, provocandone inedite scene di gelosia, anche visto il mestiere della moglie.

Nonostante l'argomento piuttosto scabroso che, per certi versi, potrebbe generare imbarazzo anche agli spettatori, il film viaggia sui binari della leggerezza, sicuramente grazie alla simpatia del protagonista, ottimamente interpretato da John Hawkes, e alla bravura dell'attrice che fa la parte della terapista, Helen Hunt.

Il film è tratto da una storia vera, raccontata dal protagonista (realmente esistito) Mark O'Brien. Realizzato dai cosiddetti circuiti indipendenti, e quindi con un basso budget a disposizione, non offre certamente gli effetti speciali proposti dalle Major, anche se qui non ce ne sarebbe neanche bisogno. Qui gli effetti speciali sono all'interno del racconto, nella varia umanità dei personaggi che il film è in grado di proporre con sfumature e accenti davvero notevoli.

L'ottimo regista, Ben Lewin, è stato anche lui colpito dalla poliomielite.

 

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenti