Magari - (Ginevra Elkann, 2019) - Recensione - Con Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher
Anni '80, Parigi.
Alma è una ragazzina di 8 anni che vive con la madre Charlotte, due fratelli piu' grandi e il patrigno, un "integralista ortodosso" che ha pesantemente influenzato la famiglia con la sua fede.
Charlotte scopre di essere incinta, e, a causa della gravidanza difficile, decide, d'accordo con il compagno, di mandare per un pò di tempo i 3 figli dal padre Carlo, in Italia.
Carlo, sceneggiatore a corto di idee e di soldi, porta tutti e 3 i figli nella casa di vacanza di un amico, sul litorale romano.
Con loro, la collaboratrice e nuova compagna Benedetta.
La convivenza tra i personaggi dà vita a conflitti e complicità che si sviluppano nel corso del film.
Alma in particolare è affezionata a Carlo, e spera che lui e Charlotte possano tornare insieme...
"Magari" è un sorprendente film di Ginevra Elkan (sorella di Lapo e John), al suo primo lungometraggio.
Una storia minimale ma intrigante e ben fatta, raccontata dal punto di vista della simpatica Alma.
Ottime le interpretazioni, in particolare quelle di Alma, di Carlo (Riccardo Scamarcio) e della sua compagna (Alba Rohrwacher).
Voto: 8/10