Made in Italy - Una casa per ritrovarsi - (James D'Arcy, 2020) - Recensione - Con Liam Neeson, Micheál Richardson, Lindsay Duncan, Valeria Bilello, Gian Marco Tavani

Jack e' il giovane curatore londinese della galleria della famiglia della moglie.

Si sta separando e la galleria sta per essere venduta.

Lui vorrebbe acquistarla, ma non ha il denaro necessario.

Chede al padre, pittore in crisi creativa dal giorno della morte della moglie (italiana), di vendere il bel casale che possiedono in Toscana nel quale non vivono piu' da allora.

Si recano sul posto per curare la vendita.

Tra i due inizialmente non c'e' molto feeling. Il loro rapporto sara' recuperato grazie anche ai ricordi custoditi nel casale da ristrutturare...

 "Made in Italy - Una casa per ritrovarsi" soffre a mio avviso di una visione dell'italia da cartolina degli anni '50, con i classici luoghi comuni sul carattere e il modo di fare degli italiani.

Questo lo rende piuttosto stucchevole, soprattutto nella prima parte. Per fortuna la parte finale e' piu' decorosa.

E' scritto e diretto da James D'Arcy, attore inglese alla sua prima prova da regista.

Una curiosita': i protagonisti Liam Neeson e Micheál Richardson sono padre e figlio anche nella vita reale. Richardson cambio' il cognome con quello della madre dopo la di lei tragica morte.

Chiaramente bellissima la location dove e' girato il film: Monticchiello, in val d'Orcia.

Voto: 7/10