Rara - Una strana famiglia - (Pepa San Martín, 2016) - Recensione - Con Julia Lübbert, Mariana Loyola, Agustina Muñoz, Emilia Ossandón, Daniel Muñoz

La tredicenne Sara e la sorella di poco piu' giovane Catalina vivono con naturalezza (o quasi) la loro "strana" famiglia: la mamma Paula, separata dal marito che attualmente vive con un'altra donna, sta con Lia, la sua nuova compagna.

Si tratta insomma di una cosiddetta "famiglia arcobaleno", ancora non totalmente accettate dalla societa' anche nei paesi piu' progrediti dal punto di vista delle dinamiche sociali, men che meno in un paesone come Vina del Mar, in un Cile che ancora paga le conseguenze culturali di una dittatura come quella del golpista Pinochet (terminata nel 1990).

E' infatti la societa' che circonda Sara (la scuola innanzitutto) a turbare la sua vita, gia' di per se turbata dall'avvento dell'adolescenza, societa' che tende a farla sentire un po' estranea nel suo stesso mondo.

A complicare il quadro, le iniziative legali del padre che vorrebbe riportare a se la custodia delle figlie...

Il titolo originale del film e' semplicemente "Rara", che anche in spagnolo significa "poco comune", e non e' chiaro se qui c'entri anche l'assonanza con il nome della protagonista Sara. L'aggiunta di "Una strana famiglia" e' solo nella versione italiana. Aggiunta del tutto inutile, e anzi piuttosto fastidiosa, quasi a spiegare a persone che non ci arriverebbero di cosa si tratta.

Viceversa, di fastidioso in questo film non c'e' davvero nulla, in particolare nella simpatica famiglia dove vive Sara, nella quale peraltro non mancano i problemi che puo' avere anche una famiglia "normale" che qui si sommano a quelli creati dalla societa' che la circonda a causa della sua natura.

Il film della regista esordiente Pepa San Martín stupisce per la naturalezza della recitazione, in particolare in quella di Sara e Catalina, veramente notevoli.

Nulla e' concesso alla spettacolarizzazione o ad accenti drammatici fuori misura, ma proprio per questo il lungometraggio si fa apprezzare, risultando sempre in ogni caso interessante e spesso divertente.

La vicenda raccontata, sceneggiata dalla regista assieme ad Alicia Scherson, prende spunto da una storia vera.

Voto: 8.5/10