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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Lunchbox - (Ritesh Batra, 2013) - Recensione _ Con Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith, Bharati Achrekar

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Innanzitutto una nota di costume interessante, fondamentale per la comprensione di questo film di Ritesh Batra che si svolge a Mumbai, in India.

Anziche' nelle mense, numerosissimi lavoratori dell'affollata metropoli indiana pranzano grazie a cibo preparato per loro in famiglia o in ristoranti o take-away appositi. La particolarita' sta nel fatto che il pranzo non lo portano loro, al mattino, ma viene recapitato tra le 12 e le 14, appena fatto o quasi, da un servizio che si preoccupa della raccolta porta a porta, del trasporto su motorini, treno o tram e del loro recapito a destinazione, direttamente sulla scrivania del lavoratore. Il tutto su un raggio di 70 km.

Il pranzo e' posto in appositi "lunchbox", che appaiono come una evoluzione della nostrana "schiscetta". Si tratta di 5 o 6 contenitori metallici che si incastrano uno sull'altro contenenti i vari cibi che concorrono al pranzo. Il tutto racchiuso in una borsa cilindrica che, probabilmente, trattiene il calore. Finita la pausa pranzo, i contenitori vengono recapitati di nuovo nei luoghi di preparazione o a casa del lavoratore, per poi essere usati al trasporto del pranzo del giorno dopo.

Appare subito incredibile, anche nel film, che in una citta' cosi' caotica e senza apparenti biglietti di identificazione dei vari lunchbox, questi possano essere recapitati alle persone giuste. Invece, pare che una ricerca dell'universita' di Harward abbia provato che il margine di errore sia bassissimo: meno di 6 volte per milione di pasti.

 

Tutti i giorni, Ila, dopo aver accudito la figlia per prepararla ad andare a scuola (e ci va su uno scuolabus simile ad un Apecar, stracolmo di bambini), prepara un perfetto "lunchbox" per il marito.

Per questi affari domestici, Ila segue i numerosi consigli di una misteriosa zia, della quale si sente solo la voce, che abita al piano superiore.

Ma Ila fa parte di quella ridottissima percentuale di persone che si vedono il lunchbox recapitato tutti i giorni alla persona sbagliata. Anziche' il giovane ma assente (anche affettivamente) marito, il pranzetto va a Saajan, un attempato, ma giovanile e dignitoso signore, vedovo, in procinto di andare in pensione.

Ad un certo punto Ila se ne accorge, e tra lei e Saajan inizia 2 un carteggio, contenuto anch'esso nel lunchbox, tramite il quale Ila, delusa dal marito, e il disincantato Saajan, cominciano a conoscersi e ad apprezzarsi... 

 

Il regista e sceneggiatore indiano Ritesh Batra, qui al suo primo lungometraggio, riesce ad imbastire un film che supera le poco digeribili, per un occidentale, pellicole di Bollywood. Forse anche perche' nella sceneggiatura si e' fatto probabilmente consigliare dal Torino Film Lab, un laboratorio internazionale che supporta talenti emergenti nel campo della cinematografia.

Originale, anche divertente, finestra su un mondo, quello indiano, a noi piuttosto sconosciuto, Lunchbox, a mio avviso, mostra nonostante tutto qualche pecca di sceneggiatura. Ad esempio, non si capisce perche' Ila non dice subito al marito che sospetta uno sbaglio nella consegna del pranzo, e qualche scena, soprattutto nella parte finale, appare poco lineare (o forse io non l'ho capita correttamente).

Anche i dialoghi, di solito abbastanza ben fatti, hanno delle cadute strane, con ripetizioni inutili di brevi frasi.

Comunque, Lunchbox e' tutto sommato un buon film, sicuramente interessante, quantomeno per lo spaccato di vita sempre brulicante (talvolta insopportabilmente brulicante) di persone in ogni luogo della metropoli indiana che illustra.

 

 

Lunchbox - (Ritesh Batra, 2013) - Recensione _ Con  Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith, Bharati Achrekar
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