Coriolanus - (Ralph Fiennes, 2010) - Recensione

Coriolano e' il generale romano le cui gesta sono state descritte prima da Plutarco e poi, sotto forma di rappresentazione teatrale, da Shakespeare.

Ralph Fiennes, regista e attore principale del film, aveva gia' interpretato questo testo a teatro, negli anni 2000.

Per la versione cinematografica, Fiennes, alla sua prima regia, ha fatto una scelta sicuramente intrigante: i testi del dramma shakespeariano li ha trasposti ai giorni nostri, pur mantenendo la struttura, i luoghi e i dialoghi uguali all'originale. Vedremo quindi i soldati nelle divise militari attuali sparare con armi automatiche e televisori che danno le notizie degli accadimenti in diretta, ma tutto sempre con il dialogare aulico del testo originale.

Sebbene interessante, l'operazione non e' riuscita del tutto. Forse il contrasto tra il linguaggio e le immagini hanno fatto perdere, a mio avviso, la potenza dei testi del famoso drammaturgo seicentesco, nonostante, anche se sono passati molti secoli, mantengano un'inquietante attualita' dei vizi (tanti) e delle virtu' (poche) del potere e degli intrallazzi e intrighi che ruotano attorno.

Anche Fiennes, nella parte di Coriolano, non sembra avere la convinzione che ci si puo' aspettare da un attore cosi' famoso. Piu' convincente mi e' parsa Vanessa Redgrave nella parte della madre.

Comunque, se siete amanti del genere, la visione del film e' consigliata.