Viaggio verso la liberta' - (Gren Wells, 2014) - Recensione - Con Robert Sheehan, Dev Patel, Zoë Kravitz)

Una ragazza anoressica (Marie), un giovane di origina pakistana (ma inglese, come insiste a precisare) con manie ossessivo-compulsive (Alex) e Vincent, affetto dalla "sindrome di Tourette" si ritrovano loro malgrado a convivere in un centro sperimentale di riabilitazione.

E' gestito dalla paziente dottoressa Mia, che pero' sembra non possa fare molto per risolvere i loro difficili problemi, nonostante l'impegno.

Vincent e' appena arrivato, portato in clinica dal padre, piu' interessato alla sua vita politica che al figlio. Infatti lo vede come un impedimento e, in piu', non manca di deridere e di umiliare. La madre, che si occupava in prima persona di Vincent, e' venuta a mancare da poco.

Marie vive la clinica come una gabbia dorata, e per questo vorrebbe fuggire. Ci riesce rubando le chiavi della automobile alla dottoressa e partendo assieme a Vincent e ad Alex (di nuovo suo malgrado).

La meta e' il mare, dove Vincent avrebbe voluto andare con la madre.

Alla ricerca dei tre pazienti fuggiti partono la dottoressa Mia e il padre di Vincent, nonostante questo potra' causargli problemi per la carriera politica.

La breve fuga si rivelera' positiva, sia per i tre ragazzi che per il padre di Vincent...

Viaggio verso la liberta' (che ha come titolo originale il meno banale "The Road Within") e' un bel prodotto del cinema indipendente americano, opera prima del regista Gren Wells.

Pur non essendo perfetto, i tre protagonisti riescono a dare alla pellicola una grazia, una leggerezza e anche una simpatia notevoli.

La sindrome di Tourette e' un disordine neurologico che provoca insopprimibili bruschi movimenti del corpo accompagnati da emissione di suoni che nel caso di Vincent potevano essere affermazioni piuttosto imbarazzanti, talvolta delle verita' che pero' una persona "normale" non si sarebbe mai sognato di dire ad alta voce.

Da qui nasceranno situazioni anche molto divertenti che fanno del film, assieme al tema piuttosto originale legato alla disabilita' e al disagio psichico, un piccolo (sebbene imperfetto) capolavoro.

Come dicevo, molto bravi i tre protagonisti, ed in particolare Alex (interpretato da Dev Patel), che mi e' sembrato il piu' credibile.

Colonna sonora facile e piacevole.  

Voto: 8.5/10