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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Philomena - (Stephen Frears, 2013) - Recensione - Con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clark, Anna Maxwell Martin, Ruth McCabe

petardo

 

Regno Unito, 2002.

Martin Sixsmith e' un giornalista che ha appena perso il lavoro che aveva presso il governo di Tony Blair. 

Philomena Lee e' una anziana signora che nel 1952, in Irlanda, da adolescente, era rimasta incinta. Per questo era stata affidata ad un istituto di suore che la faranno partorire e, tre anni dopo, cedettero (o vendettero?) il figlio in adozione.

Della sconvolgente esperienza Philomena non ne aveva parlato con nessuno, tanto che confido' la vicenda alla figlia solo molti anni dopo, quando lei la vide guardare l'unica foto del figlio che aveva. 

In un casuale incontro, la figlia di Phiolmena riusci' a convincere Martin a scrivere un articolo sulla vicenda della madre.

Martin e Philomena iniziarono con il tornare al convento per chiedere informazioni, determinati a rintrovare il figlio perduto. Dietro una facciata di gentilezza, le suore del convento in realta' cercheranno di nascondere le reali atrocita' commesse anni prima, ostacolando (inutilmente) le ricerche del figlio...

 

Philomena e' un film tratto da una storia vera, che il vero Martin Sixsmith raccontera' in un libro intitolato "The Lost Child of Philomena Lee".

L'argomento, recentemente tornato di attualita', riguarda l'attivita' di molti conventi in Irlanda, dove fino agli anni '50 del secolo scorso, furono commessi crimini ai danni di donne e dei loro figli. In disadorni cimiteri posti nei pressi dei conventi venivano seppellite le ragazze, spesso morte di parto, assieme ai loro figli. La mortalita' era molto elevata all'epoca, soprattutto in questi posti, anche perche' i parti avvenivano (quasi segretamente) all'interno del convento, senza attrezzature e personale qualificato.

Anche Philomena partorira' all'interno del convento, che per certi versi era piu' simile ad un carcere. Un parto podalico operato senza medici e senza anestesia, poiche' il dolore era visto dalle religiose come l'espiazione per il peccato compiuto all'atto del concepimento.

Philomena, del regista britannico Stephen Frears, mi e' parso un film dall'impianto molto tradizionale, con alcune costruzioni e dialoghi piu' simili a quelli di un telefilm che non ad un film vero e proprio. Con questo intendo eccessive semplificazioni e scarsi approfondimenti.

Insomma, pur non potendolo definire un brutto film, non mi e' parso all'altezza delle aspettative basate sulle numerose nomination e premi ricevuti. Tra gli altri, Philomena e' stato premiato come miglior film europeo ai David di Donatello del 2014 e ha ottenuto il premio per la migliore sceneggiatura alla Mostra del cinema di Venezia del 2013.

 

Philomena - (Stephen Frears, 2013) - Recensione - Con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clark, Anna Maxwell Martin, Ruth McCabe
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