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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Gli invisibili - (Oren Moverman, 2014) - Recensione - Con Richard Gere, Ben Vereen, Jena Malone, Steve Buscemi, Danielle Brooks

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Nelle fredde nottate di New York si aggira George, un uomo "senza fissa dimora".

Attorno a lui, suggestivi riflessi delle luci di automobili su vetrate umide di pioggia.

Nottate fredde, ma talvolta non a sufficienza per consentirgli di scaldarsi all'interno di in un pronto soccorso, regola che infermieri applicano, talvolta, in modo intransigente.

E' perennemente alla (misurata) ricerca di qualche parvenza di sostentamento: un letto per dormire, qualcosa di cui sfamarsi e, spesso, alcol.

Si intuisce che l'alcol e' la causa principale del suo stato, anche se le notizie sulla sua vita passata trapelano a fatica. Si intuisce anche che la vita di George, anni prima, era diversa.

Poi, la perdita della moglie per un tumore al seno e il rapporto difficile con la figlia. Lei lavora in una lavanderia. Lui la cerca per un aiuto che lei gli rifiuta. Gli concede solo qualche spicciolo che George si beve in alcolici.

Tra sfinenti questionari da compilare propinati da burocratici addetti al dormitorio pubblico per ottenere un giaciglio decente e compagni di camerata petulanti, la vita di George scorre (molto) lentamente, e senza prospettive...

 

Oren Moverman e' soggettista e regista di questo film indipendente che si avvale della presenza nel cast di un attore famoso come Richard Gere nella parte di George.

Secondo me questo e' un primo limite di questa pellicola: ai miei occhi l'homeless interpretato da Gere diventa subito poco credibile, anche se la sua recitazione e' coerente con il personaggio.

Un altro aspetto del film che mi ha lasciato perplesso e' la lentezza, a mio avviso eccessiva e non supportata da sufficiente coinvolgimento da parte dello spettatore, e la piattezza del racconto.

Troppo scarsi, poi, gli aspetti relativi alla vita precedente di George, vita che lo ha portato in quelle condizioni.

La colonna sonora e' completamente assente. E' sostituita dai rumori della strada e ambientali (la camerata del dormitorio, il pronto soccorso, il bar, la lavanderia). In altri film "funziona", in questo lungometraggio meno.

Insomma, un'idea che poteva essere interessante ma che alla fine, in forma di film, risulta piuttosto noiosamente deludente.

 

 

 

Gli invisibili - (Oren Moverman, 2014) - Recensione - Con Richard Gere, Ben Vereen, Jena Malone, Steve Buscemi, Danielle Brooks
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