L'ultima ora - (Sébastien Marnier, 2018) - recensione - Con Laurent Lafitte, Emmanuelle Bercot, Gringe, Grégory Montel, Pascal Greggory
In un prestigioso collegio privato francese l'insegnante di una classe formata da studenti particolarmente dotati tenta improvvisamente di suicidarsi durante un compito in classe, gettandosi dalla finestra.
Sara' sostituito da Pierre Hoffman, un supplente quarantenne che da subito capisce che il suo lavoro tra quegli studenti che appaiono particolarmente seri, quasi cupi, e sprezzanti non sara' facile.
C'e' qualcosa, in prticolare, di sei di loro che lo preoccupa parecchio. Gli altri professori appaiono per lo piu' non accorgersene, e il preside piu' propenso ad occuparsi del prestigio del college che ad altro.
Decide cosi' di controllare di nascosto i loro movimenti anche all'esterno della scuola, scoprendo in quel modo l'inquietudine verso il futuro che sta alla base degli spesso insani comportamenti dei ragazzi...
"L'ultima ora" e' un interessante film tratto dal romanzo "L'heure de la sortie" scritto da Christophe Dufossé.
Sceneggiato e diretto da Sébastien Marnier, parla della scuola e dei giovani da un punto di vista e su argomenti piuttosto inediti.
Inquietante, consigliabile.
Voto: 8.5/10