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Il Blog di Petardo Cinema, cucina, turismo, fai da te...

Non pensarci - (Gianni Zanasi, 2008) - Recensione

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Uno spettacolare Valerio Mastandrea e' Stefano Nardini, chitarrista rock non piu' giovanissimo (36 anni), abbastanza conosciuto ma neanche tanto, che torna "troppo presto" a casa dalla ragazza con la quale convive perche' il concerto dove si stava esibendo finisce precocemente. Un elemento della band, in delirio musicale, si lancia sul pubblico pensando che questo, composto da fan o pseudo tali, lo sorreggesse evitando di precipitare rovinosamente a terra, ma cosi' non e' stato.

 

Il ritorno a casa precoce gli fa scoprire la fidanzata in compagnia di un altro uomo...

 

La crisi sentimentale si somma a quella artistica, e Stefano decide di tornare per qualche tempo dai suoi parenti, proprietari di una piccola industria alimentare a Rimini.

 

Li', oltre ai suoi genitori, in pensione, in particolare il padre, ex factotum aziendale, c'e il fratello (un immenso Giuseppe Battiston), che gestisce l'azienda, e una sorella (considerata, da Valerio, lesbica).

 

Il Nardini-Battiston ha velleita' ecologiste che non fanno fruttare all'azienda quello che avrebbe sperato. Infatti la situazione e' estremamente critica. Per risollevare il sia morale (e' anche in rotta con la moglie), gli trovano una bella escort (a sua insaputa), della quale si innamora.

 

In famiglia c'e' una gran voglia di comunicare, forse anche per la scarsa presenza di Stefano in famiglia negli anni passati, forse troppa, anche di particolari sgradevoli nei riguardi della propria famiglie dei quali lui avrebbe fatto volentieri a meno. Ma tant'e', insomma, un "troppismo" che alla fine inevitabilmente porta Stefano a ritornarsene a Roma, da dove era partito, per "rituffarsi", come davvero fara', nella vita che gli appartiene.

 

 

Questo film di Gianni Zanasi, del quale e' anche soggettista e sceneggiatore, e' uno di quelli che ti fa riconciliare con la cinematografia italiana, tanto vituperata da opere men che mediocri.

 

Leggero, divertente e profondo senza farlo sapere, "Non pensarci" e' un piccolo gioiello che consiglio a tutti di vedere. Un vero peccato che Zanasi sia cosi' parco nelle sue opere. Tra l'altro, dopo questo film, purtroppo, di Zanasi non e' uscito piu' nulla.

 

Nell'interessante colonna sonora, un cameo stupendo e' l'indimenticabile canzone dell'indimenticato chitarrista cantautore Ivan Graziani. "Agnese dolce Agnese".

Non pensarci - (Gianni Zanasi, 2008) - Recensione
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